
Paolo Landoni
Professore associato d'imprenditorialità e innovazione - Advisor Helsetech
si ringraziano: Simone Grassi, la dottoressa Marina Orteschi (Dietologa), Gaja Corbetta (Biologa Nutrizionista), la dottoressa Roberta Nutri (Dietista) e (per il suo glossario) la Federazione delle Società Italiane della Nutrizione (FeSIN)
Nutrizione e salute sono strettamente interconnesse tra loro: un’alimentazione equilibrata predispone ad una migliore qualità di vita e previene l’insorgenza di numerose patologie.
Tuttavia, la grande disponibilità di cibo e di occasioni di consumo del mondo occidentale, la presenza di alimenti confezionati e pronti, e il fatto che spesso i prodotti meno sani hanno prezzi inferiori, rende complesso seguire un’alimentazione equilibrata e salutare.
Questa situazione rende difficile in particolare intraprendere percorsi nutrizionali per patologie, perdita di peso o potenziamento muscolare, anche quando questi sforzi riguardano brevi periodi. Le difficoltà sono infine aumentate dal fatto che la società tende a imporre stili di vita che possono limitare la vita sociale di chi deve prestare attenzione all’alimentazione.
Il “fai-da-te” è estremamente sconsigliato poiché raggiungere i risultati desiderati è difficile senza le dovute competenze, mentre arrecare gravi danni al proprio organismo, ad esempio cardiovascolari, è molto facile.
Da quale specialista farsi aiutare? Dietologo, Dietista o Nutrizionista?
In Italia, a differenza di altri paesi, la risposta non è banale, nonostante alcune delle principali associazioni nazionali sul tema si siano unite nella FeSIN (Federazione delle Società Italiane della Nutrizione) e abbiano redatto nel 2010 un glossario per fare chiarezza: alcuni ruoli rimangono dibattuti, le figure tendono a sovrapporsi e gli abusi di professione sono diffusi.
Se si hanno problemi di salute, in particolare di tipo metabolico come il diabete, o se si hanno disturbi alimentari come l’anoressia, è opportuno rivolgersi a un Dietologo. Il dietologo, secondo il glossario, è “un medico specialista in Scienza dell’Alimentazione o specialista in branca equipollente ma con documentata esperienza, che opera nella dietetica e nella dietoterapia”.
Il dietologo è laureato in Medicina e Chirurgia (6 anni di studio), e successivamente specializzato in Scienze dell’alimentazione o simili (circa 4 anni di studi), per questo motivo può effettuare diagnosi e prescrivere, oltre alla dieta, anche eventuali esami di approfondimento e farmaci.
La dieta indicata da un Dietologo è una “alimentazione quantitativamente e qualitativamente definita, rivolta a conseguire scopi preventivi o terapeutici”.
Per quanto riguarda le figure del Dietista e del Nutrizionista le cose sono più complesse. Il Dietista è un operatore sanitario con laurea triennale in dietistica o equipollente, che “per quanto di competenza ed in collaborazione con altre figure professionali, svolge attività per la sicurezza alimentare, la nutrizione per la collettività, l’educazione alimentare, la dietetica e la nutrizione clinica. In particolare elabora, formula ed attua le diete prescritte dal medico”.
Il punto chiave è che il dietista “elabora” le diete, cioè non è mero esecutore di quanto deciso dal medico. L’elaborazione è legata ad esempio all’interazione con chi la dieta deve seguirla e quindi con i suoi gusti e la sua capacità di seguire la dieta stessa.
Secondo l’associazione nazionale dei dietisti Andid, che non è parte della FeSIN, il Dietista è anche un Nutrizionista, poichè il termine Nutrizionista “non rappresenta una figura giuridica e dunque nessuna professione, ma chiunque si occupi di alimentazione”.
Coerentemente con questa affermazione, il glossario FeSIN definisce Nutrizionista un “laureato con diversa formazione culturale che, grazie a percorsi formativi specifici e riconosciuti, acquisisce competenze nel campo della nutrizione umana.”
Nel glossario manca però la figura del Biologo Nutrizionista, un laureato in Biologia (5 anni) che, come sottolineato dall’ordine nazionale dei biologi, è riconosciuto dalla legge e da decreti ministeriali competenti per attività di “valutazione dei bisogni nutritivi ed energetici dell’uomo” e di formulazione di diete, anche “ottimali” e “speciali”.
Anche il Biologo Nutrizionista non è un medico, e quindi, ricorda il loro ordine nazionale, se “il cliente presume di essere affetto da una qualche patologia e vorrebbe dal biologo consigli alimentari per curarla, il biologo lo rinvierà al medico perché accerti, con le sue competenze, se il soggetto è affetto da una qualche patologia”.
In conclusione, in assenza di disturbi e situazioni complesse, è possibile rivolgersi al professionista ritenuto più in linea con le proprie esigenze in base alle esperienze di altri pazienti e alla storia di questo professionista (ad esempio in termini di iscrizione agli albi, corsi di specializzazione e pubblicazioni). In assenza di informazioni o in caso di dubbi è utile chiedere al proprio medico di fiducia, anche per minimizzare il rischio di truffe e abusi.